24.12.10

Pozzo di pizza

Riceviamo e pubblichiamo:
Pozzo di pizza, di Eugenio Spagnol (2003, anni 11)

In un pozzo
c’è una pozza
con vicino Caparezza
che si mangia una pizza
che non puzza
in un pezzo di pezza
che puzza
insieme a una pazza
che schizza una mazza
che cade nel pozzo
con dentro una pozza
e lo schizzo schizza
la pizza che non puzza
nel pezzo di pezza che puzza,
facendo arrabbiare Caparezza
che strilla alla pazza
dicendogli che schizza le mazze
nei pozzi con dentro le pozze
così che schizza la sua pizza
che non puzza coperta dallo zuppo
pezzo di pezza che puzza.

22.12.10

Monovocalismo

Un intero testo viene scritto (o “tradotto”) utilizzando una sola delle cinque vocali.

Spilli smilzi
dritti
simil birilli

Pomodoro odoroso,
grosso polposo;
pomodoro rotondo,
rosso, lo sgrondo.
Lo scotto, lo spolpo, lo bollo;
oh pomodoro!
Oh nostro onor!

Cara madama,
la salsa tartara
vada acclamata
adatta all’anatra,
anatra al sal;
la salsa tartara
ha la fragranza
da far sballar.

I mirtilli!
Zitti, zitti:
in cibi finissimi,
in cibi primissimi,
in cibi incisivi,
pigli i mirtilli,
li ficchi lì.

da “Oplepiana – Dizionario di Letteratura Potenziale” a cura di Raffaele Aragona – ed. Zanichelli

16.12.10

Attenzione, attenzione

è vietato l’ingresso ai non addetti al lavoro
è vietato il lavoro ai non addetti all’ingresso
è ingrassato l’addetto ai non vietati al lavoro
è levato il gessetto ai non addetti all’ingrosso
è ingrossato il divieto ai non lavati di fosso
è addetto all’ingresso il non vietato al lavoro
è avvallato il lavoro all’ingresso del foro
è levato di dosso il divieto del tetto
è addossato il divieto ai non venati di rosso
è arrossato il viadotto ai derivati del cloro
è venduto il cruscotto con paletti di gesso
è ingessato il bompresso ai maledetti del fosso
è mozzato il permesso ai garretti del toro
è maledetto il congresso dei cavalli del moro
è forato il moretto nei contratti del coro
è contrito il foretto ai lavori del messo
è cessato il forzetto al divieto dell’oro
è venduto il merluzzo non senza decoro
è dettato il permesso ai verdetti del foro
è vietato l’ingresso agli addetti al lavoro

Bruno Munari

11.12.10

Domenica al Pincio

alla Fiera della Piccola e Media Editoria abbiamo acquistato Filastrocche a bocca piena, di Massimiliano Maiucchi e Giulia Fiorino, edito da Sinnos.

Domenica al Pincio
Conosco una bambina
di nome Elisabetta,
che mangia cioccolata
e parte a tavoletta:
se mangia cioccolata
con dentro un po' di latte,
inizia la mattina
a correre in ciabatte.
Se mangia con le amiche
la cioccolata amara,
dal punto di partenza
iniziano la gara.
Se mangia cioccolata
di quella assai fondente,
lei parte a tutta birra
e non la ferma niente.
Se mangia un pezzettino
di cioccolata bianca,
lei corre tutto il giorno
però non è mai stanca.
Se mangia cioccolata
con dentro noccioline,
arriva sgranocchiando
alla parola
...................................

Se vuoi leggere le altre filastrocche, prendi in prestito questo libro nella biblioteca del tuo quartiere, oppure acquistalo in libreria.
A Roma: Biblioteche di Roma, Librerie Intraprendenti Lazio

7.12.10

L'alfabeto delle fiabe

Mostra di lettere, simboli e parole
Gioco di rimandi  tra parole e colori con le immagini dell'illustratrice Antonella Abbatiello e i testi di Bruno Tognolini. La mostra si presenta come un grande alfabetiere costruito con i personaggi,  i luoghi e  i simboli  delle  fiabe tratte dalla tradizione popolare italiana.
illustrazione di Antonella Abbatiello
illustrazione di Antonella Abbatiello
la B di Bruno Tognolini
Bosco di fiaba, mondo diverso
Fammi trovare il bambino che ho perso
Valle lontana, regno incantato
Cerco il bambino che ho abbandonato
Rete di rovi, rami più verdi
Prima lo trovi ma poi lo riperdi
La fiaba è antica, la strada è nuova
Tanta fatica ma è lui che ci trova
Dagli la mano, non perderlo più
Ora il bambino sei tu

Non mancate di visitare lo spazio ragazzi curato da Biblioteche di Roma/ Leggere che piacere, alla fiera della piccola e media editoria Più libri più lib(e)ri

6.12.10

Il tappeto delle fiabe

foto Leyla Vahedi

con le illustrazioni di Antonella Abbatiello è nello spazio ragazzi di Più libri più lib(e)ri, la fiera romana della piccola e media editoria (Eur-Palazzo dei Congressi).

1.12.10

Più libri più lib(e)ri - Spazio ragazzi


Dal 4 all'8 dicembre 2010 nono appuntamento con Più libri più lib(e)ri, la fiera romana della piccola e media editoria. Segnaliamo il programma dello spazio ragazzi curato da Biblioteche di Roma.
Tra le novità  di questa edizione,  un particolare rilievo è dato alle mostre espositive dedicate  al tema degli ABC: Alfabeti/Abbecedari/Immaginari. Un tema utile alle esperienze di giochi di parole di SvettaCivetta.
Bambini dalla A alla Z  Il mondo dell’infanzia visto da Nikolaus Heidelbach,
Tavole  originali  di due libri culto dell’illustratore tedesco  “Was machen die Jungs?“ (Cosa fanno i bambini?) e “Was machen die Mädchen?” (Cosa fanno le bambine).
In centosei disegni divertenti,  realistici e a volte impertinenti,  presentati nella veste insolita dell'abbecedario, Nikolaus Heidelbach esplora  i comportamenti delle bambine e dei bambini restituendoci uno spaccato non convenzionale del mondo infantile.
L'Alfabeto delle fiabe. Gioco di rimandi  tra parole e colori con le immagini dell'illustratrice Antonella Abbatiello e i testi di Bruno Tognolini. La mostra si presenta come un grande alfabetiere costruito con i   personaggi,  i luoghi e  i simboli  delle  fiabe tratte dalla tradizione popolare italiana.
Una mostra che permette ai piccoli visitatori di scoprire non solo i segreti di tante storie da leggere e ascoltare, ma anche di divertirsi con il grande gioco dell’oca realizzato per l’occasione da Antonella Abbatiello.
Giro del mondo tra abbecedari e immaginari, una selezione di libri per ragazzi particolarmente significativi e originali in più lingue che, oltre a favorire l’apprendimento del linguaggio, stimolano lo sviluppo del pensiero logico e creativo. Accompagna la vetrina bibliografica una piccola sezione storica curata da Roberto Conti dal titolo L’ABC a Scuola, con schede, tavole e abbecedari utilizzati nelle scuole pubbliche italiane a partire dagli anni ’20. Lettere scritte con i diversi caratteri e poste ai margini di ogni figura, vero e proprio “oggetto simbolo” della didattica della nostra lingua  che ha segnato l’ingresso nella scuola di generazioni di bambini.

per consultare il programma di tutte le iniziative dello spazio ragazzi clicca QUI