26.11.10

L'acrostico di oggi

SvettaCivetta è a Torino e ieri è passata nella ricca Libreria dei Ragazzi di via Stampatori. Trovato e acquistato un bel libro: La poesia salva la vita di Donatella Bisutti.
A pag. 40 la Bisutti così definisce l'acrostico:
E' una poesia  in cui le lettere iniziali di ciascun verso, lette verticalmente, formano una parola che di solito è in relazione con l'argomento della poesia o è il nome della persona cui la poesia è dedicata.
Ecco l'acrostico in cui la parola formata da iniziali è: POESIA.
Passeggia nel parco
O nel giardino
E porta a casa le rose
Se ti pungi con le spine
Il tuo dolore sarà breve:
A casa ammirerai le belle rose.

21.11.10

Legàmi di parole

La casa editrice Zanichelli propone la VII edizione del premio di scrittura Legàmi di Parole riservato ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. 
Protagoniste di questa edizione sono le locuzioni, “espressioni tipiche di una certa lingua, costituite da due o più parole, con significato autonomo rispetto a quello delle parole che le compongono (per esempio: fare l’indiano, dare il cinque, non cavare un ragno dal buco)”, come le definisce il vocabolario della lingua italiana Zingarelli2011. Oppure Legàmi di parole che raccolgono sotto un’unica etichetta le locuzioni, appunto, e i modi di dire, le frasi fatte, le metafore, ecc.
Sono espressioni idiomatiche che fanno parte del nostro linguaggio, a volte da tempi remoti, ma che continuano ad essere vitali e irrinunciabili per esprimere, quasi visualizzare, in modo evocativo ed efficace un concetto ben preciso. Molte le conosciamo perché ci sono più familiari, frutto magari dell’inventiva lessicale dei tempi nostri; di altre il significato lo “intuiamo” soltanto e di conseguenza le rimuoviamo o le usiamo a sproposito…
Informazioni, elenco delle 50 locuzioni scelte, scadenza, modulo di partecipazione, cliccando qui:

19.11.10

Poesia per Gianni Rodari

scritta da Bruno Tognolini per il progetto di Antonio Catalano “La Giostra delle Meraviglie – Omaggio a Gianni Rodari”

Mia figlia si svegliava con le tue rime in musica
A tua figlia dicevi fiabe ad alta voce
Anch’io a mia figlia leggevo ad alta voce
Ho studiato con tua figlia all’università
Il mio mestiere è diventato il tuo


C’è un fiume di padri e di figli, di rime e di fogli
C’è un giro di grandi stagioni, di madri e di mogli
C’è il rosso coraggio delle primavere
Le figlie son vere, le fiabe son finte
Ma tu non temere, le guerre che hai perso son vinte
C’è il rosso di foglie che cadono, qui nell’autunno
Nel tempo del sonno e del danno
Le foglie son vere, le figlie son molte
Le rime che lasci cadere
Son state raccolte
E ormai dureranno le estati della filastrocca
La gente ora sa che sapevi suonare
Suonare ci tocca
Ti abbiamo seguito, abbiamo accordato la rima
Le fiabe son vere, c’è un nuovo mestiere
Che non c’era prima

I poeti per bambini intagliano teatrini del mondo
I poeti per bambini costruiscono giocattoli dell’anima
I poeti per bambini son Piccoli Zii per i figli di tutti


Contro i Grandi Fratelli ignoranti, meschini e corrotti
Tutti noi stamburanti di rima
Tutti noi musicanti di Brema
Noi poeti un po’ gatti, un po’ galli, un po’ cani e somari
Camminiamo sulle strade aperte
Da Gianni Rodari

Bruno Tognolini è nato sotto la grande luce della Sardegna. Poiché però quella luce non bastava, è partito a cercare fortuna lontano lontano, nel Continente pieno di strade e occasioni. Ha cercato per tanti anni, e mentre cercava studiava al DAMS di Bologna, inventava e suonava e costruiva nel teatro di base, e cercava di scrivere sempre. Un giorno, appena uscito dal suo gruppo di teatro e assai impaurito di non saper far niente, ha incontrato la fortuna che cercava: è stato chiamato nella reggia della RAI a scrivere i testi del programma per bambini “L’Albero Azzurro”. Per fortuna è stato chiamato la prima volta, ma non solo per fortuna la seconda e la terza e le altre: evidentemente, anche se a lui pareva di no, qualcosa aveva imparato. Da lì in poi, infatti, non si è più fermato, e ora è fiero di guadagnarsi da vivere scrivendo rime e storie. Ha scritto per la TV (quattro anni di “Albero Azzurro” e ora il decimo di “Melevisione”), ha scritto libri, che restano il suo primo amore (venticinque titoli con Salani, Giunti, Mondadori, Rai-Eri, Fatatrac, Carthusia, Artebambini, il Castoro); quando gli è stato chiesto ha scritto altre cose (teatro, canzoni, centinaia di rime e racconti d’occasione). Nel 2007 ha ottenuto il premio Andersen come miglior scrittore italiano per ragazzi. E allora si è detto: bene, ho imparato.

foto Maurizio Agostinetto

La Giostra delle Meraviglie – Omaggio a Rodari è una creazione di Antonio Catalano – Universi Sensibili.
E’ stata montata nel giardino della Biblioteca Vaccheria Nardi di Roma dal 9 al 22 marzo 2010

16.11.10

Scarti iniziali

Trovare 2 parole, di cui la seconda derivi dalla prima per scarto della lettera iniziale.
Per esempio:
clima – lima
sogni -  ogni
coltre -  oltre
baratro – aratro
massaggia – assaggia

Riceviamo e pubblichiamo:
sposare – posare
posare – osare
sconcerto-concerto
rumore-umore
denti-enti
lenza – enza
sasso – asso
ramo – amo
trina – rina
loro – oro
lodo – odo
rami – ami
nastro – astro
gatto – atto
vidi – idi
rasta – asta
spinta – pinta
sodio-odio
rumore-umore
manna-anna
tante – ante

15.11.10

Acrostico

Ancora da I Draghi locopei:
Scegli una parola e scrivila verticalmente in stampatello; poi componi una frase usando parole che cominciano con le lettere incolonnate.

M entre
U mberto
S uona
I o
C ambio
A ria

C on
I mmenso
A more
O vunqe

Claudio Comini e Orazio Minneci su La Bottega Di Mastro Calamè suggeriscono:
Prendi il nome di qualcuno cui dedicare l’acrostico. Disponi le lettere in verticale e usale per iniziare ogni verso. Cerca di descrivere con poche parole le caratteristiche o una vicenda della persona scelta. Se vuoi puoi utilizzare anche una sola parola per riga.

C alciatore scalcinato
A tleta imperfetto
R osso di capelli
L ancia la palla
O ltre la traversa

L eggera
A rriva
U rlando
R improvera
A lunni

Riceviamo e pubblichiamo:

R
iluce
O gnora
B ello
E
R obusto
T utto
O rgoglioso

R imesta
O rzo
B imbo
E nergico
R imando
T itaniche
O di

B ambini
A rrivano
R emando
B ene
A rmati
R ichiedendo
A more

L
U nghia
N ivea
A ppare

Scritti dai bambini durante i laboratori SvettaCivetta a TBQ il 19 e 26 gennaio 2011:

Sara
Ama
Regalare
Anelli

Matteo
Adora
Mangiare
Mele e
Arance

Un
Omino
Vola
Oggi

Zebra
Erbivora
Beve
Ridendo
Aranciata

Francesco
Ama
Volare
Oppure
Lavorare
Allegramente

Perla
Abita
Nell'
Erba

Oggi
Ride
Solo
Orietta

Camilla
Ama
Navigare
Elegantemente

14.11.10

Sciarada

Il gioco consiste nel tagliare le parole a fette: certe parole infatti si possono dividere in due o più pezzi, ottenendo altre parole di significato del tutto diverso.
BUSSOLE, cioè +
SCIOCCHI, cioè  +
COLLA-BORA-TORI
ORCHI-DEA
NEO-NATA
RUBI-NETTO
PERI-FERIE
CIRCO-STANZA
PRIMA-VERA
PESCE-SPADA
APPUNTA-MENTO
MARE-MOTO
TERRE-MOTO
LENTA-MENTE
LA-MENTO

13.11.10

Cognomi in rima

Componi una frase in rima con i cognomi (se puoi/vuoi adatta alle caratteristiche di ognuno….)

SABRINA ALBERTINI
che cammina a passettini

LIVIA AZZARITI
manga gli spinaci triti

PUCCIO CORONA
mangia pollo e faraona

SONIA CENTORE
è sempre di buonumore

SABINA DE TOMMASI
che non vuol salire ai masi

SARA SEVERONI
detesta i panettoni

AGNESE TREVISANELLO
usa il martello

GIULIA MESSINA
è ancora una bambina

CRISTINA PEPE
costruisce il presepe

ANDREA CASTRECHINI
pesca i pesciolini
che piacciono tanto ai suoi gattini

ELISA DE ROSSI
attraversa i fossi

ROSALBA VALENTI
ha un gran mal di denti

12.11.10

Il mare nelle parole

Napoli città  d i m a r e  di luce e di fuoco
Napoli città  d’a m a r e  con tutta l’anima
Napoli città  d i m i r e  lontane, di sogni sognati
Napoli città  d’a m o r e  e odio
Napoli città  d i m e r e  bellezze e complesse esistenze
Napoli città  d a m a r e  e da sole baciata
Napoli città  d i m o r i  e di svevi, spagnoli e francesi
Napoli città  d’a m o r i  e passioni
Napoli città  d’u m o r i  viscerali
Napoli città  d’a m a r e  e sofferte vicende
Napoli città  d i m o r a  amena e ridente
Napoli città  d’a m a r a  storia segnata
Napoli città  d’e m i r i  fasulli
Napoli città  d’a m a r i  ricordi e di forti radici
Napoli città  d i m u r a  antiche e splendide fortezze
Napoli città  d’a m a r o  sapore di rabbia
Napoli città  d i m o r e  e di bionde, di femmine belle
Napoli città  d’O m e r o  e di Virgilio.
Raffaele Aragona

SvettaCivetta è a Napoli per seguire il convegno "Il potere del potenziale".
Questa creazione di Raffaele Aragona è tratta dalla raccolta Napoli potenziale.

11.11.10

Tautogramma

Sembra difficile, ma non lo è.
Ci spiega Ersilia Zamponi che “un tautogramma è una frase, o un testo più lungo, in cui tutte le parole comiciano con la medesima lettera”.
Il tautogramma è divertente. Coraggio!

Signor Sempronio Stia Sicuro Sabina Sarà Sempre Severa!

Lina Legge Liriche Languide, La Lucciola Lampeggia, La Lumaca Lenta Lambisce La Lavanda,  La Luna Luccica

Riceviamo e pubblichiamo:
da Sara Severoni
Ettore, eterno eroe ellenico, eletto erede, esiste! Etti 35

da Georgia Albert
Sabina salta sola senza scarpe sulla strada, stoltamente senza scorgere sassi.

da Barbara Della Polla
1. barbara bella bene bacia, bene balla barbara bella, ballo baciotto barocco!
2. Sapere senza sale, sazia solo strade solitarie. (da Barbara Della Polla)

da Flavia Castelli
flavia fugge folle frettolose, finendo felice fra foglie, fiori, fragole e farfalle…

ancora da Sara Severoni
1. mentre mando mail minacciose, mi mangio mele molto mature
2. mordo morbidi millefoglie
3. mamma, mi manchi molto!
4. mi merito molte medaglie!
5. mi metto maglioni marroni molto morbidi
6. mescolo minestre maleodoranti
7. MESSAGGIO: massaggio malleoli

da Mariella Sto
Natascia nasconde nove noci nella notte!

da Ornella Esposito
Non noto niente non nascondere novità nè nuove note.

a Laura
Laura legge libri limpidi. Auguri amica allegra!

da Sabina
Anna allegra aiuta Armando ad assaggiare angurie
Barbara bacia Biagio bevendo barbera
Costanza cuce calzini candidi cantando
Domitilla dorme dondolando dolcemente

scritti dai bambini durante il laboratorio SvettaCivetta a TBQ il 19 gennaio 2011:

Zia zanzara zampetta zigzagando zeppa (di) zucchero
Buoni budini (e) biscotti burrosi bruciati

10.11.10

I Draghi locopei

Nel 1986 l’editore Einaudi pubblica “I Draghi locopei” di Ersilia Zamponi. Il titolo è l’anagramma della frase GIOCHI DI PAROLE.
Proprio questo vogliamo fare: laboratori per costruire con i bambini (e con tutti quelli che hanno voglia di giocare con le parole) anagrammi, filastrocche, indovinelli, ma anche acrostici, tautogrammi, sciarade, rigrafia e testi monoconsonantici o monovocalistici.
Ci aiuteranno il vocabolario della lingua italiana e il dizionario dei sinonimi e contrari.

Per comiciare:

Il prato, di Gianni Rodari (da  Filastrocche per tutto l’anno – ed. Einaudi)
Ho visto un prato verde verde verde,
coperto d’erba verde verde verde,
nel prato c’era un albero verde verde verde,
sull’alberto c’era un nido verde verde verde,
e nel nido un uccellino verde verde verde
aveva fatto un uovo bianco bianco bianco.

I primi laboratori SvettaCivetta si sono svolti in 4 librerie intraprendenti del circuito delle librerie indipendenti del Lazio.

9.11.10

Il potere del potenziale

Regole per la creatività

Si svolge a Napoli, da oggi al 13 novembre, un convegno interamente dedicato alla letteratura potenziale in occasione di due anniversari: il 50° della fondazione dell’OULIPO (Parigi, 1960) e il 20° di quella dell’OPLEPO (Capri, 1990). L’evento comprende letture, performance, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, presentazione di libri. Sarà anche l’occasione per ricordare Edoardo Sanguineti, presidente dell’Oplepo, scomparso giusto nel mezzo del suo ottantesimo anno di vita.
Programma del convegno>
Locandina>


epilogo, ovvero sonetto

posso anche, caro mio, chiudere in versi
spiegando che si illude, per sedurre
(e molto ci si illude) con diversi
accorgimenti: vedi che ridurre

a tutto si può un niente (con perversi,
come noi, poliformi) onde condurre
il tutto a un niente (e qui, bene conversi
e convertìti, è possibile addurre

esempi, i favorevoli, gli avversi,
senza fine, onde, quindi, indurre e abdurre
abducendo, inducendo, i presi, i persi
che noi saremo: e aiuto, occurre, accurre!)

lunga è la storia, e me, qui, mi congedo:
io ho detto e molto e poco, forse, credo:

Edoardo Sanguineti

8.11.10

Oplepo

Nel 1990, a trent’anni dalla fondazione dell’OULIPO, nasce a Capri l’OPLEPO (OPificio di LEtteratura Potenziale), con gli stessi intenti dell’omologo e più anziano gruppo francese.
Lo fondano Ruggero Campagnoli, Domenico D’Oria e Raffaele Aragona e successivamente vi aderiscono scrittori come Ermanno Cavazzoni, Edoardo Sanguineti e il catalano Màrius Serra; francesisti e letterati come Brunella Eruli, Piero Falchetta e Maria Sebregondi; studiosi e ricercatori come Paolo Albani, Giulio Bizzarri, Luca Chiti, Sal Kierkia, Giuseppe Varaldo e Giorgio Weiss; artisti come Alessandra Berardi, Totò Radicchio e Aldo Spinelli; matematici e informatici come Elena Addòmine, Marco Maiocchi e Piergiorgio Odifreddi.

Baj
Ricorrono quest’anno i 20 anni dalla fondazione di OPLEPO e i 50 anni dalla fondazione di OULIPO

7.11.10

I "Quaderni di Corea": un regalo inaspettato

Stamattina mentre correvo come al solito (e sempre rischiando di inciampare) mi cade l’occhio su un libro, appoggiato su un muretto vicino ai cassonetti, proprio vicino casa. E’ uno dei Quaderni di Corea, Libreria Editrice Fiorentina, anno 1972.
Nella 2a di copertina c’è scritto: “Corea è un Quartiere della periferia livornese, dove si sviluppa un centro applicativo di promozione culturale e di rinnovazione scolastica. I Quaderni di Corea sono il risultato di incontri, di studi e di esperienze”.
Quello che ho trovato è il Quaderno n. 7 della quarta serie
VOGLIA DI SCRIVERE – Storie inventate dai ragazzi del Tempo Pieno per le classi elementari.
Presentazione di Gianni Rodari


Un ritrovamento importante, proprio quando apro il blog ScettaCivetta…. certo la sorte….. un regalo inaspettato, al momento giusto!
E allora riporto qui alcune parole scritte da Rodari nel ‘72: aprono il cuore e fanno volare la mente…

“Si parla spesso della fantasia, dell’immaginazione, come di una qualità superflua, o di un’attività pericolosa, o di una facoltà riservata a un gruppo privilegiato di persone (gli artisti, per esempio). L’immaginazione, in realtà, è uno strumento di cui la mente non può fare a meno. Se ne servono allo stesso titolo, per ricordare, per progettare, per capire, il falegname e lo scienziato, il bambino e l’adulto, lo scrittore e l’operaio. L’immaginazione serve per giocare, per lavorare, per vivere. Ci vuole immaginazione per criticare la realtà e proporsi di modificarla. (…)
L’invenzione di storie è uno dei modi (soltanto uno, s’intende: ce ne sono altri, come il disegno, il modellaggio, il teatro, il cinema, ecc.) di mettere in movimento l’immaginazione infantile, perché possa conoscere le proprie possibilità, affinarle, dispiegarle, esprimerle totalmente. Essa è in relazione a un particolare uso della parola, che i romantici attribuirono in esclusiva all’artista: quell’uso in cui la parola è fine, non mezzo; l’uso più libero, più creativo della parola. A me sembra che ci si possa proporre il fine umano di consegnare tutti gli usi della parola a tutti. Non perché tutti diventino scrittori (e del resto, perché no?), ma perché tutti dispongano con pienezza di quell’immensa arma di liberazione che può diventare la parola.”

6.11.10

Oulipo

Giovedì 24 novembre 1960, nella cantina del “Vero Guascone” a Parigi, si riunì un piccolo gruppo di amici dagli interessi complementari:  matematici che avevano a cuore la letteratura, uomini di lettere con l’amore per le scienze esatte. Li guidavano il matematico-scacchista  François Le Lionnais  e lo scrittore Raymond Queneau.
Lì nacque l’Oulipo (sigla dell’Ouvroir de Littérature Potentielle)

Spiega lo scrittore Paolo Albani: “Come si deduce dal nome del gruppo, gli oulipiani si occupano di ‘letteratura potenziale’, ovvero di una letteratura che al momento non esiste, ancora da farsi, da scoprire all’interno di opere già scritte o da inventare attraverso l’uso di nuove procedure linguistiche, attraverso il rispetto di regole, vincoli, costrizioni, come ad esempio scrivere un testo senza mai usare una determinata lettera. Per questi signori, per lo più matematici e scrittori, la costrizione (contrainte) è uno strumento creativo,paradossalmente «un inno alla libertà d’invenzione», capace di allargare le «potenzialità visionarie» di uno scrittore, di risvegliare in lui, come dice Calvino, «i demoni poetici più inaspettati e più segreti».
Sotto i buoni auspici della letteratura à contraintes, sono nati gli Exercices de style di Queneau, La vie mode d’emploi di Perec e Se una notte d’inverno un viaggiatore di Calvino.”

5.11.10

Perché la civetta

Nella mitologia greca la civetta accompagnava sempre Atena, la figlia di Zeus, dea della sapienza e particolarmente della saggezza.
Gli occhi e il becco di questo animale seguono la linea della lettera φ (fi), simbolo alfabetico greco della filosofia e in seguito della sezione aurea. Lettera che quindi accomuna armonia, bellezza e amore per la conoscenza e per la ricerca in senso lato.
Per il logo del progetto Lilibri (Librerie Intraprendenti Lazio) la civetta è stata disegnata appositamente da Tiziana Piccone.