6.11.10

Oulipo

Giovedì 24 novembre 1960, nella cantina del “Vero Guascone” a Parigi, si riunì un piccolo gruppo di amici dagli interessi complementari:  matematici che avevano a cuore la letteratura, uomini di lettere con l’amore per le scienze esatte. Li guidavano il matematico-scacchista  François Le Lionnais  e lo scrittore Raymond Queneau.
Lì nacque l’Oulipo (sigla dell’Ouvroir de Littérature Potentielle)

Spiega lo scrittore Paolo Albani: “Come si deduce dal nome del gruppo, gli oulipiani si occupano di ‘letteratura potenziale’, ovvero di una letteratura che al momento non esiste, ancora da farsi, da scoprire all’interno di opere già scritte o da inventare attraverso l’uso di nuove procedure linguistiche, attraverso il rispetto di regole, vincoli, costrizioni, come ad esempio scrivere un testo senza mai usare una determinata lettera. Per questi signori, per lo più matematici e scrittori, la costrizione (contrainte) è uno strumento creativo,paradossalmente «un inno alla libertà d’invenzione», capace di allargare le «potenzialità visionarie» di uno scrittore, di risvegliare in lui, come dice Calvino, «i demoni poetici più inaspettati e più segreti».
Sotto i buoni auspici della letteratura à contraintes, sono nati gli Exercices de style di Queneau, La vie mode d’emploi di Perec e Se una notte d’inverno un viaggiatore di Calvino.”